In occasione del 25 novembre, ‘Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne’

, il Coordinamento delle Pari opportunità della UIL del Friuli Venezia Giulia sottolinea nuovamente le cause profonde di questa piaga e propone un approccio culturale che ne contrasti le radici.
Dopo un’analisi, nella recente riunione, sui divari salariali e pensionistici ancora diffusamente presenti anche a livello regionale e fonte di disuguaglianze per lavoratrici e pensionate, il Coordinamento evidenzia il dramma della violenza di genere, anche questa fenomeno diffuso, anche dai media e dai social network, documentato anche dai dati dei centri antiviolenza regionali. È sempre più evidente, infatti, come siano numerosi gli uomini che violentano, uccidono e maltrattano le donne, e questa piaga va combattuta e contrastata attraverso, prima di tutto, un lavoro culturale profondo nella società.
I tre gruppi di lavoro del Coordinamento hanno quindi approfondito specifiche tematiche anche ispirandosi a grandi autrici e autori che nei propri ambiti culturali hanno testimoniato il tema della violenza contro le donne nella società. Il primo ha evidenziato il legame tra violenza contro le donne e violazione dei diritti umani, il silenzio, l’omertà e la paura che ci rendono complici, anche nei luoghi di lavoro, sottolineando l’importanza di contrastare anche la violenza verbale. Il secondo gruppo ha analizzato la connessione tra insicurezze personali e comportamenti violenti degli uomini, ribadendo che la violenza è spesso il risultato della debolezza maschile davanti a donne che non hanno paura di loro, e della paura dell’uomo di perdere il potere. Il terzo gruppo di lavoro si è concentrato sulla forza morale e sociale delle donne nel pensiero di Ghandi, sottolineando come il loro contributo sia fondamentale per tessere relazioni, costruire società più giuste, inclusive e attente ai bisogni collettivi, e per cambiare le logiche asfittiche che alimentano individualismo ed egoismo.
Le donne della UIL Friuli Venezia Giulia confermano infine il ruolo cruciale del sindacato non solo nella tutela dei diritti delle lavoratrici, ma anche nella promozione di una cultura del rispetto e dell’uguaglianza. Per questo la UIL regionale rinnova e rafforza il suo impegno per contrastare la violenza in ogni sua forma e lavorare per un cambiamento culturale duraturo.